Indossare emozioni: quando il Carnevale ti spoglia e l’arte ti veste

Cari lettori, viaggiatori, curiosi, sportivi e oziosi, oggi parliamo di Carnevale, ma non di un Carnevale qualunque, no, no! Parliamo del Carnevale di Omegna, quello dove il fiume va in su invece che in giù, le chiavi della città passano di mano come figurine e la gente si veste strana per sentirsi normale.

Quel vestito che ti scopre

C’è questa cosa curiosa che facciamo ogni giorno: ci vestiamo. Un gesto semplice, abitudinario, quasi meccanico. Indossiamo vestiti belli, vestiti brutti, vestiti che ci fanno sembrare alti, magri, larghi, bassi… e poi arriva il Carnevale e via, tutti con parrucche, mantelli e nasi finti. Ma la domanda è: se ci travestiamo per non essere noi stessi, chi siamo quando non ci travestiamo? Ci hai mai pensato? Un giorno sei Pino, il giorno dopo sei Batman. E magari da Batman ti senti più Pino di quando eri Pino!

La Nigoglia: il fiume ribelle

Ora, parliamo di cose serie. Il Carnevale di Omegna non è solo coriandoli e trombette. C’è di mezzo la Nigoglia, il fiume che fa il contrario di quello che fanno gli altri fiumi. Mentre tutti vanno giù, lui, anzi, lei, va su. Una cosa mai vista! Se fosse una persona, sarebbe quello che esce di casa con l’ombrello quando c’è il sole e con gli occhiali da sole quando piove. Ribelle! Un fiume punk!

E poi c’è la famosa frase:

la Niguja la va in su e la legg la fouma nu

secondo Gianni Rodari in “C’era due volte il barone Lamberto”

che tradotto significa “La Nigoglia scorre in su; e la legge la facciamo noi!” Praticamente il Carnevale di Omegna è il posto perfetto per chi vuole fare l’anarchico con i coriandoli.

La consegna delle chiavi: per una settimana comandano i matti

Siamo al momento più serio di tutto il Carnevale. Il sindaco, che di solito tiene strette le chiavi della città, a un certo punto dice: “Basta, mollo tutto!” e le consegna ai Reali Nigoglia. E chi sono questi? Sono i sovrani del Carnevale, quelli che comandano davvero! Re e Regina per qualche giorno, ma mica quelli delle fiabe. No, no! Loro sono sovrani di risate, polenta e allegria.

Ed è qui che succede il bello: con la consegna delle chiavi, la città cambia padrone. Per un’intera settimana comandano i Matti! Le regole si ribaltano, le strade si riempiono di maschere e tutto è concesso (o quasi). È un po’ come se il sindaco dicesse: “Ragazzi, io vado in ferie. Vedete voi cosa fare!” E loro vedono. Oh, se vedono!

Un gesto simbolico, certo, ma di quelli che contano. Perché per qualche giorno Omegna diventa il regno della festa!

Vestiti di emozioni: la mostra che ti svela

E attenzione, che non finisce qui! Fino al 2 marzo, a Verbania c’è la mostra “Emozioniamoci”, organizzata in collaborazione con l’Istituto “Dalla Chiesa Spinelli”, per celebrare i vent’anni di AffDown VEO ODV ETS. E sai qual è il bello? Il sottotitolo: “Le emozioni che ‘abiti'”, perché ho fantasticato facendo un gioco affascinante sull’etimologia della parola “abiti”, ma non voglio annoiare nessuno… da quelle parti con le parole ci si diverte un sacco (qui capirete il perché 😉) . Per questo non è una mostra qualunque! Qui i vestiti non celano, rivelano! Praticamente, invece di un vestito da cowboy, potresti metterti un vestito da “felicemente confuso” o da “lunedì mattina senza caffè“.

Un’idea geniale che, se ci pensi, è il contrario del Carnevale, ma anche il suo complemento perfetto. C’è arte, ci sono emozioni e c’è anche l’ingresso libero! Se non ci vai, praticamente il vestito da “mi sono perso qualcosa di bello” te lo sei già messo.

Vieni a viverlo (e pure a dormirci sopra!)

Se vuoi partecipare a tutto questo e non perderti un secondo di festa, c’è un posto magico dove puoi soggiornare: Seme di Faggio, un B&B dove il carnevale non finisce mai, anche quando vai a dormire. Che aspetti? Prenota subito e vieni a travestirti da “quanto mi diverto sul Lago d’Orta”!

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