Anello Indaco: una camminata tra boschi, storia e scoperta

Allora, mettiamola così: sei ad Ameno e senti l’irrefrenabile bisogno di camminare. Ma non un giretto qualunque. Vuoi un’avventura. Qualcosa che ti faccia sentire come un esploratore, ma senza il rischio di finire inseguito da una tribù indigena armata di cerbottane. Ecco, l’Anello Indaco è quello che fa per te: 11 km di natura, storia e un po’ di sano fiato corto.

La partenza: entusiasmo VS realtà

Si parte da Piazza Marconi, che è talmente bella che quasi quasi ci si ferma lì a prendere un caffè e si chiude la giornata con un like su Instagram. Ma no, tu sei uno che vuole camminare, quindi via, si parte! E mentre il sentiero si infila tra i boschi e i primi saliscendi fanno la loro comparsa, inizi a riflettere sulle scelte della tua vita. Però poi alzi lo sguardo e davanti a te c’è un panorama che toglie il fiato (esattamente come la salita…).

La regola è una sola: più il sentiero sale, più il panorama migliora. Quindi stringi i denti e vai, che la ricompensa arriva.

Un sentiero che ti insegna qualcosa (oltre a quanto poco alleni le gambe)

L’Anello Indaco non è solo boschi e viste stupefacenti, ma anche un percorso didattico WWF. Lungo il cammino trovi più di 15 bacheche informative, che ti parlano di flora, fauna, geologia e pure di riscaldamento globale (che, detto tra noi, se non ci diamo una mossa, tra un po’ questo sentiero lo facciamo in costume da bagno).

Ecco alcuni highlights:

  • boschi di castagni e faggi: alberi giganti che hanno visto più cose di tua nonna;
  • mammiferi e uccelli locali: dallo scoiattolo simpatico al capriolo che ti squadra da lontano con l’aria di chi la sa lunga;
  • geologia: perché quei sassi sotto i tuoi piedi raccontano storie di glaciazioni e movimenti tettonici che fanno sembrare il tuo passo stanco una cosetta da niente.

Trekking, cultura e sopravvivenza

Durante il percorso, oltre a guadagnarti un bel paio di polpacci d’acciaio, troverai:

  • borghetti antichi, tipo set di un film d’epoca;
  • punti panoramici da cui, giuro, potrebbe balzarti qualche serio dubbio di essere ancora in Piemonte e non in un’altra dimensione;
  • aree picnic, perché dopo tutta questa cultura, una pausa panino è sacrosanta.

Ah, ma c’è pure un video!

A raccontarti questo percorso c’è anche Albert Husband, guida escursionistica e volto noto del Giardino dei Semplici. Lui, con la sua esperienza, ti mostra il sentiero in un video che trovi qui sotto. Dai un’occhiata, così sai cosa ti aspetta (spoiler: tanta bellezza e un po’ di fatica).

Guarda il video di Albert Husband

Vieni a provare, e poi riposati come si deve

L’Anello Indaco non è solo un’escursione: è un’esperienza, un viaggio, una scusa perfetta per staccare la spina e fare il pieno di natura.

E se vuoi chiudere in bellezza, proprio lì vicino c’è il Seme di Faggio. Un letto comodo, una colazione da re e un posto immerso nel verde dove raccontare agli amici quanto sei stato bravo a non perderti tra i boschi! 😉 Prenota il tuo soggiorno e vivi la bellezza dei percorsi del Quadrifoglio di Ameno 🍀

Leggi anche:

×